Il sogno, il dubbio, il trionfo... Un finale di campionato non è mai scontato, anche quando le premesse spingono tutte verso un risultato, raggiunto sì, ma con un giorno di ritardo.
L'AZ di Alkmaar, ultima creatura di Louis Van Gaal (nella foto), ha vinto il campionato olandese con tre giornate d'anticipo, ma non è riuscito a festeggiare davanti al pubblico amico: la sfida interna di sabato contro il Vitesse, infatti, si chiude con un clamoroso 1-2 in cui le reti di Van Wolfswinkel e Büttner ribaltano l'iniziale, e illusorio, vantaggio firmato dal solito Mounir El Hamdaoui, attuale capocannoniere della Eredivisie con 22 gol.
Il contemporaneo ko del Twente (1-0 sul campo del Feyenoord con gol di Makaay) lascia fuori dai giochi anche la squadra di Enschede, sicché l'unica squadra in gradi di rimontare rimane l'Ajax (staccato però di 12 punti con 4 partite da giocare...).
I sogni di rimonta dei Lancieri vengono però immediatamente infranti nella domenica del Philips Stadion, con il PSV Eindhoven che gioca a tennis con i poveri capitolini, schiantati 6-2 in un match a senso unico.
Ora anche la matematica consacra il trionfo dell'AZ, campione a 3 giornate dalla fine grazie agli 11 punti di vantaggio sul Twente e alle 12 lunghezze sull'Ajax al termine di un campionato a dir poco dominato, ma chiuso comunque con un briciolo di piacevole suspense.
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