Per Antonio Giraudo è arrivato il colpo più pesante: l'ex amministratore delegato dalla Juventus, in carica dal 1994 al 2006, è stato condannato a tre anni di reclusione al termine della sentenza con rito abbreviato emessa dal tribunale giudiziario di Torino per le vicende di Calciopoli. L'accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, che avrebbe condizionato l'esito dei campionati e portato alla revoca dello scudetto conquistato dalla Juve nel 2005 e alla non assegnazione di quello della stagione successiva.
Oltre a Giraudo (per il quale il pm aveva chiesto 5 anni), il giudice di Torino ha emesso altre tre condanne, che pesano sulle spalle di Tullio Lanese, ex dirigente dell'Aia, e degli ex-arbitri Paolo Dondarini e Tiziano Pieri: Lanese è stato condannato a due anni per associazione a delinquere, Pieri a due anni e 4 mesi più una multa da 22.000 euro sempre per associazione a delinquere, mentre Dondarini a due anni più 20.000 euro di multa per frode sportiva.
Sette, invece, gli imputati assolti, tra i quali spicca il nome dell'arbitro (ancora in attività) Gianluca Rocchi, imputato di frode sportiva, per il quale il pm aveva chiesto un anno e 4 mesi. Oltre a Rocchi, sono stati assolti anche l'ex-arbitro Marco Gabriele e gli assistenti Stefano Cassarà e Duccio Baglioni (tutti e tre imputati di associazione a delinquere), così come l'ex-direttore di gara Domenico Messina e gli assistenti Alessandro Griselli e Giuseppe Foschetti.
Il giudice di Torino ha infine disposto come pena accessoria per Giraudo e per gli ex arbitri Pieri e Dondarini il divieto per tre anni di accedere nei luoghi dove si svolgono competizioni sportive o si accettano scommesse e l'interdizione dagli uffici direttivi di società sportive.
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1 commento:
se sono stati condannati vuol dire che qualcosa hanno fatto e per quello che hanno fatto e per ciò che hanno guadagnato ....
.... gli è andata TROPPO bene !!!
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