lunedì 8 settembre 2008

I FUORI LEGGE

Voglio parlare di quello la!
L innominabile !
Detto anche il fuorilegge!
Taglia le chicane!
Tenta di buttare fuori la gente!
Tampona gli avversari fermi con il rosso!
Se succedeva a altri piloti avrebbero sicuramente avuto piu punti di penalizzazione!
Il ragazzo mi sembra un po troppo protetto!

Poi abbiamo anche
MILANO, 8 settebre 2008 - Tanta rabbia. E una gran voglia di lasciare perdere il calcio. Così Aurelio De Laurentiis ha reagito alla sentenza del giudice sportivo, che ha chiuso le curve del San Paolo fino al 31 ottobre per i gravi incidenti scoppiati in occasioni di Roma-Napoli. "Ora basta", ha confidato deluso e arrabbiato il presidente azzurro alla redazione di Radio Marte, la radio ufficiale del Napoli. Quindi ha fatto sapere di essere pronto a mollare tutto. Del resto l'aveva già detto la scorsa settimana di ritenere "condivisibile bloccare le trasferte di persone non credibili come tifosi veri", ma che fosse ingiusto "penalizzare uno stadio come il San Paolo in cui il 99% dei tifosi è sano" e quindi "non deve e non può pagare per la violenza di quattro facinorosi che non hanno nulla da condividere con il calcio".
IL GIUDICE SPORTIVO - Obbligo al Napoli di giocare "tutte le gare" con le curve A e B chiuse agli spettatori fino al 31 ottobre prossimo. Questa la decisione, insieme ad una ammenda di 10 mila euro, del giudice sportivo per la parte riguardante gli incidenti avvenuti allo stadio Olimpico in occasione di Roma-Napoli. Il giudice ricorda, nella motivazione, che esula dai suoi limiti funzionali "ogni valutazione in merito a fatti altrove verificatisi". Il Napoli dovrà quindi giocare con le curve A e B chiuse le partite interne contro Fiorentina (14/9), Palermo (24/9), Juventus (19/10) e Reggina (29/10).
LA DINAMICA - Nell'incontro terminato 1-1, si legge nella comunicazione del giudice, "all'inizio del secondo tempo, preceduto dallo scoppio di forte intensità di petardi nella zona antistante, faceva ingresso nello stadio un folto gruppo di sostenitori del Napoli che, a stento, venivano accompagnati dalle Forze dell'Ordine nel settore loro riservato. Da tale settore i tifosi napoletani, o sedicenti tali, procedevano ad un intenso lancio di oggetti vari (bottigliette, monete e così via), di bengala accesi e di petardi contro gli addetti alla sicurezza della società ospitante e nel settore occupato dalla tifoseria avversaria, scagliandosi contro le vetrate divisorie, una delle quali veniva danneggiata, e costringendo in tal modo parte del pubblico ad allontanarsi dalla zona a rischio".
IL BILANCIO - Il comportamento definito "intollerabile" durava "fino al termine della gara, con conseguenze lesive così sintetizzabili: sette agenti di polizia e tre carabinieri contusi nel corso dell'iniziale accompagnamento; due carabinieri e due stewards lievemente feriti dallo scoppio di petardi; alcuni tifosi della Roma ricorsi alle cure del Pronto Soccorso per lesioni cagionate dal lancio di petardi nel settore loro riservato". Di questi "atti di violenza", il Napoli è chiamato a rispondere a titolo di responsabilità oggettiva. La sanzione "deve essere commisurata alla particolare gravità dei fatti addebitati, alla specifica recidività e, per converso, alla concreta e apprezzabile attività di collaborazione con le Forze dell'Ordine svolta dalla dirigenza societaria". Il giudice dispone la chiusura "soltanto di quei settori dello stadio partenopeo ove abitualmente si collocano" i tifosi "protagonisti di intollerabili azioni delinquenziali, che nulla hanno a che vedere nè con la passione sportiva nè con la civile convivenza". Secondo il comunicato diffuso dalla Lega, infatti, è "evidente l'attribuibilità, in via esclusiva, delle violenze commesse a ben noti gruppuscoli di facinorosi, annidati nel mondo del tifo organizzato".

Speriamo che il buon De Laurentis lasci....

Asno

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